Amica personale di Luigi Veronelli, Pasqualina De Benedictis - per tutti zi’ Pasqualina - aprì la sua trattoria nel 1953. All’inizio c’erano solo dieci coperti per due piatti: zuppa di fagioli e talli con alici sotto sale. Oggi la sua famiglia, capitanata dalla nuora Enza (ai fornelli) e dal nipote Sabino (direttore di sala), porta avanti l’eredità di questa piccola grande ambasciatrice della cucina irpina, unendo all’amore per la tavola campana l’attenzione al buon vino. Il menu si apre con delizie locali come il culatello stagionato in grotta e la mozzarella di bufala. Poi le zuppe: di ceci con origano di montagna e di cannellini con porcini e castagne. Tra le paste primeggiano i fusilli avellinesi al ragù mantecati con pecorino di Lioni. Gli amanti della carne sceglieranno tra tanti tagli alla brace, mentre per chi predilige il pesce c’è il baccalà: lesso, fritto, in casseruola e “alla Perticaregna”, ovvero in aglio, olio, peperoni cruschi e prezzemolo.
Carta dei vini
Seleziona i vini: Sabino Alvino. A 16 euro: Aglianico 2009 di Mastroberardino. A 18 euro: RediMore Aglianico 2009 di Mastroberardino. A 22 euro: Primitivo di Manduria 2008 di Feudi di San Gregorio. A 35 euro: Taurasi 2007 di Feudi di San Gregorio.