Evviva il “frizzo”! Già dal Vinitaly, nel padiglione dell’Emilia, andava diffondendosi un neologismo-accorciativo, che adesso è esploso come un tormentone a Bologna e dintorni. In gergo, gli addetti ai lavori il vino frizzante, in particolare il Pignoletto, lo chiamano semplicemente così, con una parola: il frizzo! E in effetti il Padiglione 1 era tutto un’esplosione di bollicine. Nuovi spumanti e frizzanti a iosa, nella regione che della “bolla” in abbinamento con la cucina tipica ha fatto una religione. Rimandi e suggestioni di bollicine ovunque, anche nei packaging, negli allestimenti.
Bollicine nuove e vecchie, Malvasia e Lambrusco, Barbera e Pignoletto, Trebbiano e Rebola, ma anche Chardonnay e tanto altro. Bianche e rosse, potenti o leggere. Metodo classico o charmat… E al Cevico si fregano ancora le mani per la Gran Medaglia d’oro con il Pignoletto frizzante, che ha battuto il più blasonato Prosecco. Ma attenzione, non come hanno sparato i giornali locali: “solo” nella categoria frizzanti sotto 2,5 atm, per gli spumanti è ancora un’altra storia!