Da I report di Civiltà del bere: Valle d'Aosta
Da più di vent’anni Les Crêtes è un nome di riferimento nel panorama enologico valdostano. La famiglia Charrère, dedita da cinque generazioni alla produzione agroalimentare, ha fondato l’azienda vitivinicola ad Aymavilles nel 1989, recuperando le antiche cantine e proprietà settecentesche degli avi. L’areale produttivo si estende per 23 ettari attraversando sei comuni ai piedi del monte Bianco, dove i filari si inerpicano fra le pendenze del territorio, in vigneti molto frammentati e di elevata densità d’impianto, fino alla torre medievale – oggi sala di degustazione – che domina la collina Les Crêtes di Aymavilles.
GLI AUTOCTONI PIACCIONO ALLA CRITICA - Accanto alle varietà internazionali, come Pinot nero, Chardonnay e Syrah, l’azienda coltiva storicamente gli autoctoni: Petit Rouge, Petite Arvine, Mayolet, Neblou e in particolare il Fumin, quest’ultimo a rischio estinzione negli anni Settanta. Nel 1993, Les Crêtes vinificò in purezza per la prima volta il Fumin, vitigno valdostano a bacca nera, contribuendo in maniera decisiva al suo rilancio; una scelta coraggiosa, per una varietà tradizionalmente da taglio, ricompensata negli anni dal giudizio della critica. Fino alla London Wine Fair 2012, dove una doppietta di ori – Fumin 2008 e Petite Arvine 2011 – ha fatto di Les Crêtes l’azienda italiana più premiata da Decanter. Due medaglie che confermano la capacità della famiglia Charrère di affermarsi sulla scena internazionale con i vini autoctoni più rappresentativi del territorio.
FRA TRADIZIONE E NUOVI ORIZZONTI - Sperimentazioni e moderne tecnologie – dalla biodinamica in vigna alla sala di degustazione emozionale, pronta per la primavera 2013, alla creazione dell’idroristrutturante naturale viso Cuvée Bois, con antiossidanti dell’uva e Chardonnay – non allontanano l’azienda dalla tradizione, contribuendo a valorizzare il terroir della Valle d’Aosta con nuovi progetti, figli di una filosofia da sempre portatrice di genuinità nel mondo del vino e aperta a nuovi orizzonti.