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L’ultimo studio Ismea sui nostri 521 vini a Docg, Doc e Igt

8 Maggio 2012 Civiltà del bere
L’ultimo studio Ismea sui vini a denominazione di origine (scaricabile integralmente sul sito www.ismea.it) fa il punto sulle “variabili strutturali, produttive e di mercato” della migliore produzione enologica nazionale. 521 DENOMINAZIONI - A fine novembre 2011 in Italia si contano 521 vini a denominazione. Nel dettaglio: 330 Doc, 73 Docg e 118 Igt. Il primato numerico spetta alla regione Piemonte, con 58 certificazioni, poi la Toscana con 56 e il Veneto con 50. AUMENTI IN PRODUZIONE NEL 2010 - Nel 2010 la produzione segna un +2,4% (per le Docg e le Doc) e +3,3% (per le Igt) sul 2009. Maggiori artefici di questi aumenti sono le tipologie Prosecco, Conegliano Valdobbiadene, Piemonte e Asti per quanto riguarda le Doc e Docg; mentre a trainare gli incrementi delle geografiche sono le indicazioni Salento e Puglia. L'insieme delle Docg e delle Doc coinvolge una superficie di quasi 212 mila ettari, mentre 148 mila sono quelli a Igt. I DATI SUI CONSUMI NEL 2011 - Rispetto all'evoluzione mercantile nell'anno 2011 si nota una decisa ripresa delle quotazioni all'origine, dopo un biennio negativo, che ha coinvolto la produzione vinicola italiana nel suo complesso. Mentre sul versante consumi, dalla disamina dei dati delle vendite di vino nel canale della distribuzione moderna, si assiste a una riduzione complessiva dell'1% dei volumi d'acquisto, seppure a fronte di una crescita annua dell'1% della spesa. Tuttavia, i vini Doc e Docg hanno confermato i livelli di consumo 2010, con un +1% in termini di incassi, mentre per le Igt la riduzione nei volumi arriva quasi al -3%, a fronte di una tenuta dei corrispettivi monetari. BENE L’EXPORT - Nel 2011 le esportazioni di vini Doc e Docg hanno raggiungono un +4% in volume (pari a poco meno di 5 milioni di ettolitri esportati) e +8% in valore. Le Igt registrano un export in quantità di poco inferiore ai 6 milioni di ettolitri (+9%) per un corrispettivo monetario cresciuto del +13% sul 2010.
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