La carta, quale materiale vivo in quanto piegato, tagliuzzato, combinato e colorato, per creare un’opera d’arte dove fiori e foglie diventano simboli dell’eleganza delle bollicine Perrier-Jouët. La Maison di Champagne di Epernay, fondata nel 1811 e legata al Gruppo Pernod-Richard, è stata protagonista di un incontro che si è svolto il 6 marzo all’Armani Hotel di Milano.
AD OGNI BOTTIGLIA LA SUA PAPER ART - Ogni tipologia di Champagne aveva la sua riproduzione artistica, nata dal sodalizio dell’artista Jo-Lynn Alcorn, che ha realizzato degli affreschi tridimensionali con la tecnica della paper-art, e dal fotografo Kanji Ishii, che li ha immortalati. Così se al millesimato Belle Epoque era dedicata una cascata di piccoli fiori bianchi con qualche anemone verde, per il Blason Rosé erano stati inseriti, nella cascata di fiori, alcuni tralci di vite con le foglie rosse, tipiche dell’autunno.
UN APPUNTAMENTO ANNUALE - Questa insolita forma di interpretare gli Champagne ha rappresentato l’appuntamento annuale con l’arte che si ripete con regolarità e a cui la Maison è fortemente legata, a partire dai primi del Novecento, quando l’artista di Art Noveau, Emile Gallé, disegnò l’etichetta del millesimato Belle Epoque.