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Quattordici prestigiosi produttori animano l’Accademia del Barolo

2 Marzo 2012 Jessica Bordoni

Che il Barolo faccia scuola, non è una novità. Ma oggi si riunisce in una vera e propria accademia, l’Accademia del Barolo, appunto. Composta da 14 produttori langaroli, l’associazione ha come obbiettivo la promozione a livello italiano e internazionale del blasonato “re dei vini” attraverso una serie di attività e incontri con gli enoappassionati e gli operatori di settore. L’onore di cronaca ci impone di dire che la nascita dell’ente risale ad un anno fa, ma nei primi mesi di vita ha preferito lavorare “sotto traccia” annunciandosi al grande pubblico soltanto in questi giorni in occasione della prossima Asta del Barolo.

I 14 NUOVI “ACCADEMICI” - Di seguito l’elenco ufficiale delle aziende che formano la squadra dell’Accademia del Barolo: Azelia, Michele Chiarlo, Conterno-Fantino, Damilano, Poderi Luigi Einaudi, Gianni Gagliardo, Franco Martinetti, Monfalletto - Cordero di Montezemolo, Pio Cesare, Prunotto, Luciano Sandrone, Paolo Scavino, Vietti e Roberto Voerzio. Si tratta di 14 realtà d’eccellenza nel panorama produttivo delle Langhe, portabandiera del Barolo nel mondo e sempre ai primi posti nei concorsi enologici d'Italia e fuori dai confini nazionali.

AD APRILE L’ASTA DEL BAROLO – Il prossimo 29 aprile l’Accademia del Barolo patrocinerà la 13ª edizione della storica Asta del Barolo di scena al cuneese Castello di Barolo (fino a due anni fa ad occuparsi della gestione c’era l’azienda vinicola Gianni Gagliardo di La Morra, mentre già nel 2011 la manifestazione è stata coordinata coralmente dai 14 soci). Quest’anno l’Asta sarà preceduta da una pre-asta a New York organizzata dalla casa Zachis. Nella grande mela saranno battuti, tra gli altri, 14 lotti, uno per ogni produttore dell’Accademia, in grandi formati da 12 litri di Barolo 2009. L'evento clou rimane però l'evento di Barolo, a cui farà seguito la partecipazione ad un'azione promozionale ad Hong Kong.

IL COMUNICATO UFFICIALE DEI SOCI BAROLISTI – Questo il testo diffuso a mezzo stampa dai 14 produttori per spiegare i motivi e le finalità del progetto: «Il Barolo ha bisogno di stare al passo con i tempi e di comunicare: ci sono molti nuovi potenziali consumatori e altrettanti appassionati, per così dire già “consolidati” che quotidianamente entrano in contatto con proposte di qualità presentate da parte di produttori di altre importanti regioni vitivinicole del mondo, e in una logica di sana concorrenza, il Barolo rischia di essere posto un po’ ai margini del palcoscenico mondiale dei grandi vini. L’obiettivo che ci proponiamo, in questo particolare momento che sta vivendo l'economia mondiale, è semplicemente quello di evitare che questo succeda facendo squadra, mettendo a disposizione le nostre esperienze e le nostre energie per rendere al territorio, che tanto ci ha dato, un contributo finalizzato a diffondere sempre più la conoscenza del Barolo nel mondo, affinché questo grande vino, come merita, rimanga sempre ben saldo al centro dell’attenzione di operatori e consumatori, espressione autorevole e prestigiosa di una viticoltura difficile ed emblema di una qualità superiore». La sede dell’Accademia del Barolo sarà inaugurata nei prossimi mesi presso il Castello di Barolo, nei cui locali è allestito l’innovativo WiMu, il Wine Museum di Barolo aperto nel 2010 (vedi articolo: Apre WiMu, avveniristico Museo del Vino a Barolo).

 

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