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Prima asta per i vini dei monaci di Lérins: 54 mila euro di incasso

13 Febbraio 2012 Emanuele Pellucci
Ha fruttato 54 mila euro la vendita all’asta dei vini prodotti dai monaci della minuscola isola di Saint Honorat, al largo di Cannes, nella particolare vigna Clos de la Charité. Era la prima volta che i monaci cistercensi di Lérins mettevano sul mercato, e solo a scopo benefico, il vino ottenuto dalle 500 viti di Mourvèdre piantate nel 2009 in quello che fino ad allora era stato l’orto del monastero. Pur possedendo sull’isola 8 ettari di vigneto dai quali ricavano circa 40 mila bottiglie all’anno che vendono nei migliori ristoranti della Costa Azzurra e in vari mercati europei e asiatici, i monaci hanno voluto creare una piccola vigna racchiusa da mura, appunto il Clos de la Charité, dove ogni pianta è sponsorizzata (al costo di 1.000 euro) da un benefattore. Il vino ottenuto è poi messo all’asta e il ricavato distribuito interamente in beneficenza. Nei giorni scorsi sull’isola c’è stato il primo appuntamento con l’asta di 100 lotti che ha fruttato appunto 54 mila euro, somma che sarà devoluta a dieci associazioni umanitarie e benefiche francesi. Attualmente delle 500 viti esistenti nel clos, ne sono state patrocinate 189: le altre sono ancora in attesa di nuovi benefattori. Al di là del vino del Clos de la Charité, i monaci, che hanno in Père Marie-Pâques un vero uomo-marketing e animatore delle attività conventuali, producono varie tipologie di bianchi e rossi. Le migliori espressioni sono i tre grand cru monovarietali: i rossi Saint Salonius (Pinot noir) e Saint Lambert (Mourvèdre) e il bianco Saint Césaire (Chardonnay), riconosciuti dai grandi chef stellati tra i migliori vini francesi, con prezzi molto elevati. Vuoi sapere di più sulla produzione vinicola di Lérins? Leggi il post Gran Cru dei cenobiti amati dalla Croisette  
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