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Firmato l’accordo tra Veronafiere e Unione Italiana Vini per il triennio 2012-14

19 Gennaio 2012 Jessica Bordoni
Nuova intesa strategico-operativa triennale (2012-14) tra Veronafiere e Unione Italiana Vini per la promozione e la valorizzazione del nostro vino all’estero. L’accordo, firmato ieri a Roma alla presenza del neo-ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania ha come obiettivo la messa a punto di format di sviluppo del modello Vinitaly World Tour sempre più rispondenti alle esigenze delle Case vinicole, gestendo una ricca attività di comunicazione, informazione e formazione per sviluppare relazioni e collaborazioni tra le stesse aziende e gli altri operatori del settore. Focus territoriali, monitoraggio dei bisogni e soluzioni a misura d’impresa sono le parole chiave attorno a cui ruota il piano siglato dai due enti cardine dell’enologia nazionale. Ecco i primi commenti da parte dei vertici di Veronafiere e Unione Italiana Vini. «Unione Italiana Vini», ha spiegato il suo presidente Lucio Mastroberardino, «attraverso le sue diverse business unit (laboratori, editoria e fiere) è in grado di monitorare al meglio la costante evoluzione dei bisogni delle aziende. E strutturare questi driver di sviluppo all’interno di soluzioni e modelli oggettivamente codificati rappresenta un approccio di successo ai nuovi mercati». «Veronafiere ha tra le sue finalità quella di essere una piattaforma del made in Italy all’estero, grazie alle numerose iniziative delle sue principali manifestazioni, in primis Vinitaly, nei più interessanti mercati internazionali», ha precisato il presidente dell’istituzione scaligera  Ettore Riello. «Ora siamo nella seconda fase di sviluppo, che mira al radicamento nelle aree geo-economiche di maggior impatto, quali Cina, India, Brasile e Stati Uniti». Una battuta anche dal direttore generale Giovanni Mantovani: «Questo nuovo accordo è il naturale proseguimento di una collaborazione con l’Uiv che, attraverso la rete di servizi e contatti rappresentati da Vinitaly in the World, ha dato i suoi frutti positivi nella promozione del vino italiano nel mondo. È anche la conferma che la sinergia è l’unica formula possibile per dare da un lato risposte efficaci ai produttori che con sempre maggiore impegno affrontano i mercati internazionali e dall’altro un forte segnale di coesione del sistema-vino italiano all’estero».

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