«La vendemmia 2009 si può inserire tra le annate d’eccellenza della produzione del Bordeaux e questo riguarda sia i grandi rossi, sia i bianchi e persino i passiti». Con queste parole Sylvie Cazes, nelle vesti di presidente dell’Union Des Grands Crus De Bordeaux, ha rassicurato la stampa e gli operatori intervenuti all’annuale presentazione del millesimo in commercio della nota area produttiva francese, il 2009, appunto. La titolare di Château Pichon Longueville Comtessede Lalande, ha chiuso gli interventi dei suoi colleghi che si sono espressi sull’andamento dei grandi rossi, sostanzialmente da Merlot e Cabernet, con aggiunta di Petit Verdot, dei bianchi secchi, caratteristici, da Sauvignon e Sémillon, e dei passiti sempre da Sauvignon, Sémillon e piccole percentuali di Muscadelle. Il filo conduttore delle particolarità dei vini 2009 è di avere stoffa ed eleganza, grande frutto e grande lunghezza in bocca.
L’appuntamento milanese dell’Union des Grands Crus de Bordeaux ha portato una settantina di produttori all’Hotel Marriott di via Washington, lunedì scorso, per una degustazione pomeridiana emozionante. L’associazione raggruppa i cru più prestigiosi del Bordeaux, e rappresenta meno del dieci per cento dei 116 mila ettari vitati totali. E’ comunque il top del top con bottiglie che da noi vanno da 30 a 160 euro e più sullo scaffale delle enoteche.