Benvenuto Brunello, la fortuna kermesse che ogni anno in febbraio segna il debutto delle nuove annate del grande rosso di Montalcino (nel 2012 si svolgerà dal 24 al 27), è da tempo una formula che i produttori del Consorzio hanno voluto esportare, sia all’estero che nelle grandi città italiane. Per la prima volta, potrà sembrare strano, Benvenuto Brunello è approdato a Firenze e per farlo ha scelto una location prestigiosa, l’appena restaurato ed inaugurato Hotel St. Regis, l’antico e glorioso Grand Hotel di piazza Ognissanti.
Per un’intera giornata i tavoli delle 30 aziende partecipanti sono stati presi d’assalto da operatori e appassionati, grazie anche alla collaborazione della delegazione fiorentina dell’Ais guidata da Massimo Castellani. Naturalmente il Brunello in degustazione era quello dell’annata 2006, attualmente in commercio (anche se le scorte stanno finendo grazie alle cinque stelle di cui si fregia), oltre alle Riserve degli anni precedenti e al Rosso di Montalcino. Solo a partire da gennaio, infatti, sarà possibile commercializzare l’annata 2007.
I produttori erano accompagnati dal direttore del Consorzio Stefano Campatelli, che ha espresso soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento fiorentino. Soddisfatto anche per la ripresa delle quotazioni e delle vendite. «Nel 2010», ci ha detto, «un ettolitro di Brunello non ancora imbottigliato veniva pagato circa 400 euro, mentre oggi è passato a 700 euro. In questo modo si è avuto un assestamento dei prezzi che negli ultimi due anni erano sensibilmente calati. Oggi c’è grande richiesta e le prenotazioni per l’annata 2007 sono in forte crescita». Per quanto riguarda la vendemmia 2011, terminata a Montalcino l’8 ottobre, la produzione è diminuita di almeno il 10% mentre la qualità dei mosti è su un livello medio-elevato.