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VinoVip: i Siparietti, le sfide del Challenge e la mitica degustazione delle aquile

5 Settembre 2011 Elena Erlicher
È stata un'intensa giornata di lavori per i big del vino italiano riuniti a Cortina per VinoVip, la manifestazione biennale organizzata da Civiltà del bere. A partire dalle 10, al Grand Hotel Miramonti Majestic, si sono susseguiti i due Siparietti, seminari-degustazione dedicati quest'anno alle Signore del vino siciliano e alla riscoperta dei vitigni italici in Puglia. Il primo, dal titolo "La Sicilia delle Donne conquista il mondo" organizzato con il patrocinio dell'Istituto Regionale della Vite e del Vino di Sicilia, ha visto la partecipazione di 10 produttrici: Mariangela Cambria di Cottanera, Francesca Curto, José Rallo di Donnafugata, Lilly Fazio, Clara Sala di Tenuta Gorghi Tondi, Carolina Cucurullo di Masseria del Feudo, Caterina Tumbarello di Cantine Pellegrino e Gaetana Jacono di Valle dell'Acate. Per Francesca Planeta e Vinzia Di Gaetano di Firriato, che non erano presenti per impedimenti imprevisti, hanno parlato Ornella Martellato di Planeta e il giornalista Nino Ajello. Tutti hanno raccontato la storia delle loro Cantine e offerto in assaggio le etichette bandiera davanti a un parterre di circa 200 degustatori. «Le nostre produttrici», ha precisato Dario Cartabellotta, direttore dell'Istituto, che insieme con Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, ha moderato l'incontro, «hanno la capacità di saper raccontare e comunicare al mondo la diversità e la ricchezza vitivinicola dell'isola». Roberta Lanzara è intervenuta, come undicesima viticoltrice, per portare l'esperienza della sua giovane azienda, nata nel 2003 e condotta insieme ai genitori e alle quattro sorelle. Subito dopo la sala è stata prontamente riapparecchiata per il secondo Siparietto, dal titolo "Puglia: il paradiso dei vitigni italici", dove 10 produttori hanno raccontato i loro capolavori a bese di Aglianico, Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. «In Puglia trionfano i vitigni cosidetti italici, Primitivo e Negroamaro, quelli che più caratterizzano questa regione», ha commentato Antonio Calò, presidente dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino, che sempre con Alessandro Torcoli ha condotto la degustazione . Nella sala si sono alternati al microfono Melissa Maci di Cantine Due Palme, Luca Di Michele di Carvinea, Luigi Seracca di Castello Monaci (Gruppo Italiano Vini), Piernicola Leone de Castris, Stefano Ferrante di Masseria Altemura (Zonin), Barbara Mottura, Carlo de Corato di Rivera, Sergio Angioi di Tenute Al Bano Carrisi, Francesco Domini di Tormaresca (Antinori) e Francesco Liantonio di Torrevento. Mentre ancora nel salone delle Feste si discuteva dei vitigni italici in Puglia, nella sala del Caminetto si sono aperte le porte di VinoVip Challenge, la novità più attesa della manifestazione: 14 nuove sfide dell'enologia protagoniste di un walking-around tasting. Si tratta di Cantine nate da una decina d'anni oppure guidate da giovani imprenditori (il più giovane ha appena 23 anni) o basate su progetti particolarmente innovativi. Le aziende si chiamano: Carvinea, Conti di Buscareto, Giovanni Ederle - San Mattia, Fertuna, Lanzara, Le Colture, Manaresi, Mottura, Sansonina, Tenuta Santa Maria Valverde, Terrazze dell'Etna, Terre di San Rocco, Vignenote, Zuani. Qui circa 300 grandi produttori, professionisti e appassionati hanno potuto ascoltare direttamente dalla voce dei viticoltori nuove storie interessanti e i loro sogni e progetti per il futuro. Gran finale, come d'abitudine, al Faloria per il Wine-Tasting delle Aquile, si sono potuti assaggiare 268 vini e distillati, tra cui 52 novità assolute, offerti personalmente dai 59 grandi produttori di VinoVip Classics. E dopo un inizio un po' piovoso, che però non ha scoraggiato i 600 professionisti e appassionati del vino ascesi in funivia ai 2100 metri del rifugio, ha fatto capolino anche un benaugurale raggio di sole. VinoVip vi dà appuntamento nel 2013.  

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