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Elisabetta Geppetti torna a guidare il Morellino e punta al brand Maremma

4 Luglio 2011 Roger Sesto
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Morellino di Scansano, entrato in carica a inizio giugno, ha eletto presidente Elisabetta Geppetti, vicepresidenti i consiglieri Bruni e Mantellassi. La Geppetti, proprietaria di Fattoria Le Pupille, succede al dimissionario Alessandro Bargagli, tornando a occupare la carica più alta del Consorzio; ruolo già da lei ricoperto nel 1992, al momento della fondazione del Consorzio maremmano, quando si dovevano individuare le linee guida della politica vitivinicola del territorio, nonché garantire qualità dei prodotti e loro visibilità sul mercato. “Si tratta di un incarico impegnativo e sono orgogliosa di poter dare il mio contributo a un territorio e a una denominazione in cui ho sempre creduto – spiega Elisabetta Geppetti. Ho intenzione di ricambiare la fiducia dimostrata impegnandomi con entusiasmo nel valorizzare il brand Maremma. Fare sistema sarà uno dei miei obiettivi: se si vuole davvero esaltare l'enorme potenziale del territorio maremmano, non è pensabile presentarsi oggi al mondo del vino in modo occasionale”. Chiediamo se abbia già in programma iniziative specifica in qualità di presidente. Risponde: “A livello di disciplinare, l’assemblea ha appena approvato una modifica allo statuto che comporterà l’allargamento delle sue funzioni di tutela erga omnes, quindi non solo ai soci ma anche a tutti i produttori che rivendicano la denominazione Morellino di Scansano. Riguardo alla comunicazione, intanto cominciamo a portare a compimento quanto programmato per il 2011, ossia  una serie di degustazioni e seminari in cinque città degli Stati Uniti. Per il futuro invece mi piacerebbe proporre anche per il Morellino una degustazione en primeur, che possa portare sul territorio i più grandi esperti mondiali di vino”. E nella veste di produttrice, che cosa ha in mente? “A Fattoria Le Pupille il Morellino è da sempre un protagonista nella nostra gamma. È tra i nostri vini più amati e più diffusi in Italia e non solo. Quanto a novità in vigna, il bio ci interessa e abbiamo iniziato la conversione al biologico di una parcella di Sangiovese di 12 ettari. Poi si vedrà.”  

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