Nell’ultimo suo intervento pubblico, Angelo Gaja ha spiegato come mai le esportazioni di vino italiano sono in crescita. «È perché», ha scritto, «le Cantine abituali esportatrici hanno costruito nel tempo una domanda che non va soltanto a loro esclusivo beneficio, ma rimbalza in Italia a opera di importatori che vengono alla ricerca di chi produce vini delle stesse tipologie ma meno cari, oppure di migliore qualità, oppure più esclusivi». È un sistema che funziona: per volume di vendite l’Italia è in testa alla classifica dei Paesi esportatori. Però la Francia, che nel 2010 ha esportato il 50% in meno, è al primo posto dei Paesi esportatori per valore. Il motivo? Vende mediamente i suoi vini a un prezzo 2,5 volte superiore a quelli dell’Italia. Gaja sostiene che la Francia, per non espiantare vigneti, dovrà esportare di più, mentre l’Italia «deve cercare di vendere meglio e per farlo dovrà migliorare sia la qualità che il marketing». È un consiglio molto generico: non sarebbe più utile se spiegasse come fa lui a vendere allo stesso prezzo dei francesi?
