Seleziona i vini: Elisa Minetti. A 12 euro: Dolcetto Clerico, Falanghina e Fiano Vinosia. A 13 euro: Dolcetto San Luigi Pecchenino, Pigato e Vermentino Calavini, Pigato Cascina Feipu Massaretti. A 14 euro: Aglianico Vinosia. A 15 euro: Dolcetto Sirì d’Jermu Pecchenino. A 18 euro: Nebbiolo Conterno, Barbera d’Alba Torriglione Renato Ratti, Rosso Granaccia Cascina Feipu Massaretti, Barbera Clerico, Rossese Dolceacqua A Trincea. A 25 euro: Barbera Conca Tre Pile Conterno. A 30 euro: Nebbiolo Arte Clerico.
Il ristorante
(g.d.s.) Titolari i fratelli Minetti: Daniele cuoco, con l'aiuto della moglie Lumi, ed Elisa, al servizio, con il marito Gianmaria. Il ristorantino che tutti vorremmo avere sottocasa lo abbiamo invece trovato qui, sospeso fra due regioni, lontano dal mare, e soprattutto lontanissimo dai prezzi metropolitani. Lasciando la costa ligure ci inoltriamo verso l’interno, diciamo le Langhe: sono riferimenti anche culinari, perché accanto al vitello tonnato qui ti passano un eccezionale brandacujun; vicino alle picagge col pesto, ci sono i ravioli doppi di olive e di coniglio. La levità dei sughi è dovuta alle erbe e alle verdure dell’orto di casa, al quale attingono in continuità quelle della cucina. Quest’anno abbiamo trovato cose squisite come il petto d’anatra con aceto, miele e marmellata di cipolle e i ravioli di stoccafisso e patate. Non ci sono pesci, il baccalà che è presente in varie proposte è chiamato “pesce di terra”, ma i protagonisti, specie in questa stagione, sono i funghi in più modi. Cose di riguardo sono la faraona alle erbe aromatiche, la sella di maialino al forno, i pansotti di giuncata alle erbette di campo in salsa di noci, i tortelli di zucca con ragù di salsiccia e la sella di coniglio ripiena del suo fegato. Oltre al palato gode anche la borsa al momento del conto…