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Nero d’Avola Sicilia Qualità, il nuovo marchio che tutela il Made in Sicily

15 Aprile 2011 Civiltà del bere
Nero d’Avola Sicilia Qualità è il nome del nuovo marchio dedicato a questo grande vitigno siciliano. L’obiettivo è chiaro: valorizzare le caratteristiche di qualità dei vini Nero d’Avola non solo prodotti, ma anche imbottigliati in Sicilia e far diventare questo vino un punto di riferimento per tutta la filiera agroalimentare. Il Disciplinare di produzione e il Marchio sono stati presentati qualche giorno fa a Vinitaly. Si tratta di un traguardo importante raggiunto dall’intera isola non solo per il comparto vinicolo ma per tutta l’economia. Da questo momento in poi la produzione di Nero d’Avola sarà regolata da meccanismi di tracciabilità e da clausole che ne garantiranno la qualità. «Il sistema vino di qualità siciliano ha da oggi uno strumento in più per valorizzare l’autenticità del Nero d’Avola», ha detto Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana. «È un segno di maturità di tutto il comparto. Grazie al nuovo Marchio il consumatore potrà essere certo che quel vino sia stato prodotto da uve di quel vitigno e da piante coltivate in Sicilia. Ma non basta, quel vino dovrà anche essere imbottigliato sulla nostra isola. Così eviteremo la dispersione di quote importanti di valore aggiunto e ci consentirà di difendere il ruolo dei produttori siciliani di Nero d’Avola». In sostanza, come ha precisato il direttore dell’Istituto Dario Cartabellotta, si chiudono gli spazi a tutti coloro che, soprattutto fuori dalla Sicilia, hanno abusato del buon nome dello storico vitigno imbottigliando vini sfusi di basso prezzo e dubbia provenienza. I contenuti del Disciplinare di produzione L’adesione al Disciplinare sarà su base volontaria e la certificazione sul prodotto potrà essere rilasciata ai vini in bottiglia che rispondono all’insieme di leggi e alle indicazioni a cui si deve far riferimento. I vini Nero d’Avola Sicilia Qualità devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti coltivati in Sicilia e per vini che contengano un minimo di 85% di Nero d’Avola e un massimo di 15% di vitigni autorizzati. La resa massima di uva per ettaro non deve superare gli 8000 kg/h e il titolo alcolometrico non deve essere inferiore ai 12,5% vol. L’Istituto svolgerà le attività di verifica per il rilascio e il mantenimento del Marchio.

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