Ora anche il Masseto di Ornellaia e il Paleo de Le Macchiole, insieme ad altri vini prodotti nel territorio si potranno fregiare della Doc Bolgheri. E’ la conseguenza più immediata della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n°72 del 29 Marzo scorso) del nuovo Disciplinare di produzione, fortemente voluto dal Consorzio di tutela Doc Bolgheri.
La novità è che trova finalmente applicazione il principio della predominanza dei valori del territorio su quelli del vitigno. Infatti all’art. 2 si stabilisce che «La denominazione di origine controllata Bolgheri rosso e rosato è riservata ai vini ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti aventi nell'ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Cabernet Sauvignon: da 0 al 100%; Merlot: da 0 al 100%; Cabernet Franc: da 0 al 100%; Syrah: da 0 al 50%; Sangiovese: da 0 al 50%. Possono concorrere altri vitigni con uve a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana, presenti nei vigneti da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 30%, iscritti nel Registro Nazionale delle varietà». Grazie alla nuova normativa saranno oltre una quindicina i vini sia da monovitigno sia da blend che potranno utilizzare la Doc Bolgheri, evidenziando la vocazione ai grandi rossi di questa terra.