Presentate le 12 Unità Geografiche Aggiuntive, mentre l’annata 2022 ottiene cinque stelle nonostante le sfide climatiche. Si va verso uno stile più moderno, con vini meno concentrati e più freschi. I nostri migliori assaggi.
La trentunesima edizione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano segna una svolta. Nel suggestivo Tempio di San Biagio sono state presentate ufficialmente le Pievi, apice qualitativo della Docg. In assaggio durante la manifestazione anche l’annata 2022 e le Riserve (29 campioni tra la 2021 e la 2015), per un totale di 37 aziende coinvolte.
Il debutto delle Pievi
«Abbiamo aspettato più di cinque anni questo momento che per la denominazione è sicuramente un passaggio importante della sua storia» annuncia Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Un lungo percorso di studio e analisi della denominazione, con il coinvolgimento di geologi e tecnici, per arrivare all’individuazione di 12 Unità Geografiche Aggiuntive (Uga). Un progetto di zonazione unico, che riguarda un solo comune e si basa su toponimi storici e fisici che definiscono il territorio. La menzione “Pieve” si affianca ufficialmente al Vino Nobile di Montepulciano e al Vino Nobile di Montepulciano Riserva; interesserà circa il 10% della produzione totale (600 mila bottiglie all’anno). La quantità minima di Sangiovese prevista dal nuovo Disciplinare sale all’85%, con un 15% ammesso di Canaiolo nero, Ciliegiolo nero, Mammolo nero e Colorino nero (quest’ultimo per un massimo del 5%). È stata inoltre istituita una commissione di assaggio interna al Consorzio per garantire la qualità del prodotto.
Nuovo impulso all’enoturismo
Con il lancio ufficiale del Disciplinare delle Pievi, arriva anche il Pellegrinaggio delle Pievi di Montepulciano. Ideato dal giornalista Leonardo Romanelli, questo “trekking gastronomico” si ispira al suo già collaudato Pellegrinaggio Artusiano e ha l’obiettivo di arricchire l’offerta enoturistica del territorio, promuovendo le nuove Uga. Il percorso coinvolgerà giornalisti, ristoratori, opinion leader e produttori, e si snoderà lungo le strade che conducono alle 12 Pievi. Durante il cammino, ci saranno momenti di assaggio, incontri e confronti, con degustazioni serali dei vini delle Pievi di riferimento.
Mercato stabile e tendenze in ascesa
Il 2024 si chiude con risultati positivi per il mercato del Nobile di Montepulciano. In linea con gli andamenti degli ultimi anni, sono state immesse sul mercato 6,7 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,3 milioni di Rosso di Montepulciano. L’export si mantiene stabile al 65,5%, con una suddivisione quasi equa tra Europa e Paesi extra Ue. La Germania si conferma il primo mercato estero con il 37% delle esportazioni, seguita dagli Stati Uniti, in continua crescita, e dal Canada, che copre circa il 5%. Sul fronte interno, il Centro Italia resta l’area principale di vendita (62%), con la Toscana che da sola assorbe il 42%. Spicca la crescita delle vendite dirette in azienda, che nel 2024 hanno superato il 35%, consolidando un trend in espansione. Infine, il marchio biologico rappresenta il 44,7% delle vendite in Italia e oltre il 50% a livello internazionale, dato seppur in calo rispetto al 70% del 2023.
L’annata 2022, cinque stelle nonostante le criticità
Entra quest’anno in commercio l’annata 2022, classificata dalla commissione del Consorzio con cinque stelle. Le elevate temperature estive hanno accelerato lo sviluppo vegetativo e accorciato alcune fasi fenologiche, ma la distribuzione delle piogge, seppur irregolare, è stata sufficiente a compensare il consumo idrico dei vigneti, evitando il rischio di stress idrico e l’insorgere di malattie. Nonostante le difficoltà legate al cambiamento climatico in atto, le vendemmie anticipate e le basse estrazioni hanno dato luce a vini freschi e verticali, segnando un cambio di passo verso uno stile enologico più moderno.
Le Pievi 2021 in anteprima
L’annata 2021 segna l’esordio in commercio delle Pievi, presentata insieme a campioni da bottiglia e da botte/vasca delle annate 2022 e 2023. Nonostante la scarsa piovosità e le basse temperature primaverili, la vendemmia 2021 ha dato vini con buona acidità e struttura. La qualità complessiva è alta, ma in degustazione emergono e si confermano le aziende – storiche e non – che da sempre lavorano bene (l’indicazione “Pieve” in etichetta rappresenta un’evoluzione significativa, ma, come sempre, è il lavoro in vigna e in cantina a fare la vera differenza). Un aspetto interessante riguarda la zonazione: per ciascuna delle 12 Pievi – Ascianello, Badia, Gracciano, Caggiole, Le Grazie, Cerliana, Cervognano, San Biagio, Sant’Albino, Sant’Ilario, Valiano e Valardegna – è stato individuato un profilo organolettico di riferimento, legato a quello pedologico. Non sempre è stato facile ritrovare la coesione nel bicchiere, ma il percorso è appena iniziato ed è un primo passo verso un futuro promettente.
Foto del servizio: © Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano