L’assemblea dei soci del Consorzio del Brunello di Montalcino ha deciso ieri di rimandare la votazione sulla proposta di modifica al Disciplinare di produzione del Rosso di Montalcino, a un prossimo incontro da tenersi entro tre mesi.
La modifica tra l’altro prevede la possibilità di impiegare un 15% di altri vitigni, permessi e autorizzati nella Regione Toscana, oltre al Sangiovese.
Il Consiglio, recita un comunicato «preso atto che ad oggi non pare esservi una compiuta informazione sul lavoro svolto e sulle finalità e le necessità perseguite per la revisione del Disciplinare del Rosso di Montalcino, ha ritenuto responsabile rinviare la votazione al fine di fornire maggiori e più compiuti approfondimenti».
Nei giorni scorsi un comunicato intitolato “Giù le mani dal Rosso di Montalcino”, emesso dal gruppo Illy di cui fa parte l’azienda Mastrojanni di Montalcino, aveva definito le modifiche «in grado di nuocere gravemente alla reputazione dei vini che dovrebbe tutelare, danneggiando l’intero territorio nella sua identità e nella sua più grande ricchezza». La commissione tecnica del consorzio aveva messo a punto la proposta di modifica dopo un confronto con diversi interlocutori, dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità (Icq), alla Regione, al Dipartimento studi aziendali e sociali dell’Università di Siena, agli importatori. In precedenza anche il decano dei produttori di Montalcino, Franco Biondi Santi, si era dichiarato favorevole al cambiamento del Disciplinare del Rosso di Montalcino.