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Cantine Trapanesi Riunite: un colosso da 40 milioni di euro

3 Febbraio 2011 Andrea Gabbrielli
«Le 12 Cantine associate a CTR (Cantine Trapanesi Riunite) significano oltre 16.500 ettari di vigneto, una produzione di 1 milione e mezzo di quintali di uva, 7 mila soci e un fatturato di 40 milioni di euro». Questo il biglietto da visita presentato oggi 3 febbraio  a Palazzo dei Normanni a Palermo da Pino Gullo, presidente di Legacoop Agroalimentare Sicilia, e da Pino Ortolano, presidente di Confcooperative Sicilia. Il nuovo brand, creato dalle due maggiori centrali cooperative regionali, è nato grazie ai contributi - 4,6 milioni di euro - previsti dal bando sulla ‘Riorganizzazione del sistema cooperativistico vitivinicolo siciliano’ della Regione Sicilia. Hanno aderito le Cantine Alto Belice di San Cipirello, Avanti di Fulgatore, Cellaro di Sambuca di Sicilia, Corbera di Santa Margherita Belice, Madonna del Piraino di Salaparuta, Petrosino dell’omonimo comune, San Francesco di Mazara di Vallo, Sant’Antonio di Alcamo, Uvam di Marsala, Valle del Belice di Poggioreale, San Francesco di Paola di Alcamo, Kaggera di Calatafimi. Tutte le “sociali” sono dislocate nelle tre province occidentali – e anche le più vitate - dell’isola: Palermo, Agrigento e Trapani. CTR nasce all’insegna della riduzione dei costi di produzione e all’incremento del prodotto confezionato. A conclusione della prima fase di riorganizzazione, i centri di produzione e vinificazione (6-8) saranno dotati di un unico sistema informativo gestionale per la programmazione e assistenza tecnica nei campi, un unico centro di ricerca e sperimentazione, ma anche di un polo per l’imbottigliamento, uno per la logistica dello sfuso e una cabina di regia per gli acquisti, il marketing e la comunicazione. Particolarmente interessante lo sviluppo nei Paesi PECO dove si sta costruendo una filiera “cortissima” con il contatto diretto con le cooperative di distribuzione locali. In questo modo, saltando le intermediazioni, si abbattono i costi e si aumentano i margini aziendali.

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