Il Museo racconta oltre un secolo di dedizione alla vitivinicoltura. In esposizione non solo attrezzature agricole ma ampio spazio al terroir con mobili per “estrarre” informazioni e cubi con grappoli conservati in resina retroilluminata. E c’è posto anche per le bottiglie satinate diffondi-fragranze.
In occasione dei suoi 130 anni di storia la Casa vinicola Giacomo Montresor, vicina al centro storico di Verona, ha inaugurato il suo nuovo museo del vino. Un progetto accarezzato dalla famiglia Montresor che suggella il legame con la storia della città e supportato da Terre di Cevico e Cantine di Verona, che oggi detengono la proprietà dell’azienda. In quattro sezioni a cui si accede dal wine shop vengono raccontate storia, tecniche agricole e viticole, terroir e vini della Valpolicella con diverse modalità attrattive.
Un tuffo nella storia di Verona e dell’azienda
La visita inizia con una galleria luminosa allestita su 500 metri quadri di un’area ristrutturata della cantina. Al piano sopra la bottaia e sotto il fruttaio, dove appassiscono le uve per Amarone e Ripasso della Valpolicella. Lungo questo corridoio il visitatore può ammirare sulla sinistra maxi-riproduzioni di foto e notizie sulla storia veronese, a partire dalla peste che si diffuse nel 1630. La parte destra documenta, invece, dalla nascita della Cantina, nel 1662, a partire dalle radici contadine della famiglia Montresor a Bussolengo, fino ai giorni nostri. Tra le due guerre mondiali le immagini ricordano l’emigrazione, i commerci lungo l’Adige, i bombardamenti e molto altro ancora. Sull’altro lato l’esposizione presenta nel 1921 l’arrivo dei vini Montresor in America, la nascita della bottiglia satinata per resistere ai lunghi viaggi su nave, la nuova cantina nel 1930 e l’occupazione dei soldati tedeschi nel 1943, per fare solo qualche esempio.
Viticoltura e installazioni con uve sotto resina
La seconda sezione è dedicata alla tradizione vitivinicola dall’inizio del Novecento ad oggi: in esposizione si vedono antiche botti, tini, pigiatrici, aratri, attrezzature e strumenti agricoli. A raccontare questa storia è un contadino immaginario, denominato Isidoro, che attraversa i decenni riferendo usanze e cultura popolare.
La terza sala approfondisce il territorio della Valpolicella utilizzando modalità diverse dal consueto. Si vedono non solo i classici coni in vetro con la stratificazione dei suoli o le mappe dei vitigni che vengono impiegati nella produzione dei vini ma, come novità, cinque grappoli di uva autoctona raccolti lo scorso agosto e ancora integri che sono stati posti in cubi di resina e retro illuminati. Una sperimentazione ideata dall’enologo Emanuele Marchesini. Da enormi casse simili a mobilio dedicate ai diversi vini il visitatore può, inoltre, aprire diversi cassetti e ottenere informazioni tecniche e di degustazione. Viene dedicato spazio anche all’ambiente pedoclimatico e all’appassimento delle uve.
Bottiglie che sprigionano essenze
L’ultima sala, posta sulla destra di una mastodontica botte che custodisce una torre di vini della Cantina, è dedicata agli aromi e ai profumi. Su cinque postazioni in sughero che ricordano enormi tappi, poggiano bottiglie satinate. Premendo un bottone a fianco di ciascuna di esse si sviluppa un aroma che ricorda alcuni dei profumi ravvisabili nei vini Valpolicella, in primis nell’Amarone. Si va da sentori floreali a frutti a bacca rossa fino a note speziate come il pepe e con accenti di vaniglia. L’invito, scritto in lettere luminose, è “Inspira, cogli l’essenza”.
Orari e costi
Il Museo del vino delle Cantine Giacomo Montresor si trova a Verona, a circa 2 chilometri dal centro storico della città, nella sede dell’azienda in via Ca’ di Cozzi, 16. L’ingresso è gratuito e aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per i gruppi oltre le 10 persone occorre effettuare una prenotazione a wineshop@vinimontresor.it. Si possono abbinare anche visite in cantina con degustazioni a pagamento visionabili sul sito dell’azienda www.vinimontresor.com. Per informazioni contattare il numero 340.83.55.244.

Nelle vicinanze
Monumenti, arte, archeologia
Nel centro di Verona suggeriamo una visita al Museo di Castelvecchio, alla Torre dei Lamberti in Piazza Erbe e alle Arche Scaligere, ma anche alla Cattedrale, alle Chiese principali di San Lorenzo, Santa Anastasia e Sant’Eufemia, e ovviamente alla Casa di Giulietta e all’Arena in Piazza Brà. Attraversato Ponte Pietra, si può ammirare il Teatro Romano e salire a piedi a Castel San Pietro per scorgere la città storica dall’alto. A una mezz’ora a piedi da Castelvecchio merita la Basilica di San Zeno.
Dove mangiare
Antica Bottega del Vino
Enoteca storica con ampia e rinomata carta dei vini da tutto il mondo e proposte gastronomiche della tradizione veronese e veneta. Offre anche aperitivi locali. Da provare anche il risotto con l’Amarone.
via Scudo di Francia 3, Verona
045.800.45.35
www.bottegavini.it
info@bottegavini.it
La Loggia Bistrò
Cucina creativa che coniuga innovazione italiana e tradizione locale in una corte storica. Offre piatti sfiziosi a base di pesce o carne con materie prime mediterranee in un’atmosfera rilassata e romantica.
corte Sgarzarie 7 – Verona
045.25.89.762
https://la-loggia-bistro.business.site/
laloggiabistroverona@gmail.com
TapaSotto
Tapas gourmet, taglieri e cicchetti che seguono le stagioni si sposano a vini e a birre per una pausa golosa. Da provare l’uovo in vetro, salsa di pomodoro e spuma di parmigiano. Ideato da Giancarlo Perbellini e Federico Zonta, è consigliato anche per i dolci.
Galleria Pellicciai 12, Verona
045.59.14.77
www.tapasotto.com
tapasotto@gmail.com
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Dove dormire
Hotel Due Torri
Nel centro storico offre camere personalizzate e suite con mobili d’epoca Biedermeier o stile Impero per un’esperienza a cinque stelle. Dispone di un Health & Wellness Centre e zona fitness. Da provare nelle serate estive la terrazza panoramica con grill restaurant.
piazza Sant’Anastasia 4, Verona
045.59.50.44
www.duetorrihotels.com
infohotelduetorriverona@duetorrihotels.com
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Byblos Art Hotel Villa Amistà
Luxury design hotel con 58 camere tra ambienti classici e opere di artisti di fama internazionale secondo il progetto dell’architetto Alessandro Mendini. Ha un parco di 20.000 mq con giardino all’italiana e una piscina estiva.
via Cedrare 78, Corrubbio di San Pietro in Cariano (Verona)
045.68.55.555
www.byblosarthotel.com
info@byblosarthotel.com
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Relais Villa Balis Crema
Le 22 camere, di cui cinque con spa e bagno turco, sono collocate in un’antica dimora nobiliare di campagna in Valpantena che risale al 1500. Il relais organizza cooking class, passeggiate in orto e degustazioni. Al ristorante stellato La Cru lo chef Giacomo Sacchetto propone originali piatti del territorio.
via Belvedere, 1/A Grezzana (Verona)
045.49.51.628
www.villabaliscrema.it
info@villabaliscrema.it
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Foto di apertura: una delle sale del Museo delle Cantine Giacomo Montresor è dedicata agli aromi e ai profumi
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