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50 anni di storia del vino: Villa Bogdano 1880, rivive un patrimonio ultracentenario

24 Novembre 2024 Civiltà del bere Veneto
50 anni di storia del vino: Villa Bogdano 1880, rivive un patrimonio ultracentenario

Un’azienda giovane, “rinata” nel 2016, ma dal cuore antico con vigneti che risalgono a fine ’800 – primi ’900. Il lavoro di restauro e recupero del materiale genetico. Il ruolo avuto nella diffusione del Tocai friulano.

Tenuta Planitia è un patrimonio fatto di vigne ultracentenarie e metodi antichi, un pezzo della tradizione vitivinicola al confine tra Friuli e Veneto, nella zona che oggi ricade sotto la Docg Lison Classico. La Cantina, che produce con il nome Villa Bogdano 1880, “rinasce” nel 2016 quando Domenico Veronese con il cognato ed enologo Lucio Tessari rilevano i 185 ettari a corpo unico che si trovano tra il fiume Loncon e Lison, territori nel ’500 riscoperti e valorizzati dal Provveditorato Veneziano ai Beni Inculti e dalle famiglie nobiliari della Serenissima.
Una di loro, i Giustinian, adibiscono questi appezzamenti all’agricoltura, realizzando opere di irrigazione ed edificando un Palazzo padronale, ora sede aziendale, e varie pertinenze datate la prima metà del Seicento, come la barchessa a lato della villa, un convento e due abitazioni rurali, tra cui la storica Casa Zabeo, al centro dei vigneti antichi. Nell’Ottocento, con il passaggio di Venezia e i suoi territori sotto l’Austria, le famiglie veneziane perdono influenza e subentrano altri proprietari che danno nuovo impulso ad agricoltura e viticoltura. È in questi anni che si diffondono nel territorio alcune varietà di origine francese.
«A Villa Bogdano oggi è stato fatto rivivere il rispetto per la terra», racconta Veronese, «attraverso il restauro dei vigneti storici, i più vecchi databili tra il 1896 e il 1929, che ha compreso reimpianti col medesimo patrimonio genetico delle piante originarie».

Filari di Tocai friulano del XIX secolo

In particolare, è il profondo impegno che l’azienda vinicola veneta dedica nell’accudire i secolari filari di Tocai friulano a renderla un unicum nel panorama viticolo nazionale: 18 ettari che raccolgono testimonianze di tradizioni in via d’estinzione, tra cui le 117 viti risalenti al tramonto del XIX secolo e coltivate con la tecnica del cassone padovano, utilizzata dai monaci benedettini fin dal Medioevo e caduta in disuso agli inizi del Novecento. «Negli ultimi otto anni mi sono dedicato alla ricostruzione della storia di questo territorio e di questa tenuta, che fa vino da 140 anni», prosegue l’attuale proprietario di Villa Bogdano, «una storia che è fortemente connessa con quella della coltivazione del Tocai friulano. Il vitigno, e su questo le documentazioni storiche, esperti e studiosi sono unanimi, è nato nel Veneto Orientale nella seconda metà dell’Ottocento e alcune figure storiche legate a Villa Bogdano giocarono un ruolo fondamentale nella sua diffusione».
Tra queste c’è Priamo Cerquetti. Toscano, formatosi all’Istituto di pomologia poi diventata Scuola di enologia di Firenze, diventa enologo per conto della nobile famiglia De Concina di San Daniele e dell’ingegner Aristide Zennari, primo presidente di Iri Finmeccanica, che avevano acquistato la tenuta all’inizio del Novecento.
«Per 30 anni Cerquetti ha selezionato e vinificato il Tocai a cavallo dei due conflitti mondiali», prosegue Veronese. «Ha lavorato a stretto contatto con Italo Cosmo, illustre agronomo considerato il padre dell’ampelografia in Italia e direttore della Stazione speri­mentale di enologia e viticoltura a Conegliano. Grazie al suo lavoro il Tocai di Lison divenne uno dei vini più apprezzati all’epoca e nel 1940 le famiglie Da Concina e Zennari furono tra i maggiori produttori di questa tipologia».

Il valore del bosco planiziale

Nel 1959 i terreni, le vigne e il cinquecentesco Palazzo padronale – ribattezzato Villa Maria Bogdano 1880, dal nome dall’allora proprietaria che lo restaurò – vengono acquistati dalla famiglia Villa, importanti imprenditori lombardi. Concentrati sull’allevamento dei bovini da carne, i Villa mantengono la parte vitivinicola come complemento della produzione di Tenuta Lison, il vecchio nome con cui molti in zona continuano a chiamare l’azienda. Gli interventi in vigneto e in cantina sono conservativi, ed è proprio questa conduzione che preserva l’importante tesoro viticolo del luogo.
«Grazie a loro sono sopravvissuti il bosco planiziale, di pianura, del Duecento (il termine latino planitia accostato alla tenuta è proprio un omaggio degli attuali proprietari a questo luogo, nda), le vecchie vigne e gli antichi biotipi delle uve. Ma oltre a questo è arrivato fino a noi un inestimabile lascito di conoscenze agronomiche ed enologiche. Testimonianze di come la vite venisse impiantata e coltivata, o di come venisse gestito il drenaggio un secolo fa».
«Quando abbiamo acquistato la tenuta abbiamo intravisto la possibilità di fare qualcosa di speciale», prosegue Veronese. «Conservare, valorizzare, tramandare il patrimonio che abbiamo ricevuto, ma anche attualizzarlo con le tecniche della moderna viticoltura è la missione che ci siamo dati».

Nel futuro un vino da viti centenarie

Il meticoloso lavoro di restauro e conservazione ha permesso di preservare le caratteristiche genetiche originarie delle vecchie piante. «Per i nostri vigneti storici abbiamo adottato la selezione massale al fine di preservarne le caratteristiche originarie. Un ruolo centrale in questa riesumazione del Dna del Tocai, che poi è il codice genetico di Villa Bogdano, è quello di Carlo Petrussi e del prof. Mario Fregoni, entrambi con un ruolo fondamentale nello studio, tutela e valorizzazione del patrimonio italiano di vigneti storici. Inoltre, è stato introdotto un nuovo filare seguendo non solo l’impianto a cassone padovano, ma le tecniche agronomiche originali». Ai vini che oggi danno espressione all’imponente sforzo di ricerca di Villa Bodgano, che comprendono Doc, Igt e Docg Lison Classico, si aggiungerà a breve un’etichetta prodotta in pochissimi esemplari proprio da quelle poche viti lasciate intatte per oltre un secolo.

Foto di apertura: la tenuta è circondata da un bosco planiziale del Medioevo

VILLA BOGDANO 1880

via Frassinella 7
Lison di Portogruaro (Venezia)
0421.70.46.13
info@villabogdano1880.it
www.villabogdano1880.it

Realizzato in collaborazione con Villa Bogdano 1880

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2024. Acquista

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