I tre Trentodoc della linea 1673 di Cesarini Sforza sono l’espressione più identitaria della purezza della varietà e del terroir. Una Riserva Extra Brut da sole uve Chardonnay, un Noir Nature e un Rosé, entrambi 100% Pinot noir. Presentate le nuove annate alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Bollicine d’alta montagna, da suoli porfirici e dosaggi minimi, quasi prossimi allo zero, che maturano a lungo sui lieviti. Sono queste le caratteristiche che accomunano le tre bottiglie della linea 1673 di Cesarini Sforza e che ne fanno tre spumanti Metodo Classico fortemente identitari. La Casa spumantistica trentina, attiva fin dal 1974, ha dedicato i tre Trentodoc, la Riserva Extra Brut 2015, il Noir Nature 2017 e il Rosé 2015, all’anno di fondazione della nobile casata. E per la presentazione milanese delle nuove annate, il 23 maggio scorso, ha scelto un luogo come la Pinacoteca Ambrosiana, che rimarcasse il legame con l’epoca e con gli Sforza.
La presentazione alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano
La Pinacoteca Ambrosiana, infatti, nasce anch’essa nel ’600 (come la casata Cesarini Sforza), per la precisione nel 1618, come esposizione aperta al pubblico della collezione privata dell’arcivescovo di Milano Federico Borromeo. All’epoca è già consultabile come una moderna biblioteca e comprende anche la sala della Congregazione della Santa Corona, nata come oratorio nel 1497, in epoca sforzesca, e affrescata da Bernardino Luini (1521). La Pinacoteca ospita inoltre il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, sommo artista conquistato dalla Milano degli Sforza, dove vive e lavora a lungo tanto da essere definito spesso “artista milanese”.
Andrea Buccella, enologo e responsabile della produzione. I piatti della Fondazione Gualtiero Marchesi che hanno accompagnato la degustazione. Gamberi asparagi e tartufo nero; Riso oro e zafferano; Fondente al cioccolato
L’enologo Buccella racconta la linea 1673
Tornando in ambito enologico, le nuove annate di 1673 di Cesarini Sforza, in vendita ad un prezzo medio in enoteca di 35 euro a bottiglia, esprimono tutte le diverse sfaccettature dei vigneti di provenienza «esposti a sud, sud-est e racchiusi dai 700 chilometri di muretti a secco in Val di Cembra, tra i 450 e i 670 metri d’altitudine, in zone ad altissima vocazione vinicola», spiega l’enologo e responsabile della produzione Andrea Buccella. «La marcata escursione termica tra il giorno e la notte è mitigata dall’Ora del Garda che si incanala nella valle. Le varietà sono Chardonnay e Pinot noir, da sempre utilizzate da Cesarini Sforza. Le uve sono pressate con torchio tradizionale verticale in modo molto soffice, per ottenere mosti chiari e fini che non necessitano di alcun intervento correttivo».
1673 Riserva Exta Brut 2015
È il vino simbolo della linea, che la preannuncia e riassume. Nasce da 100% Chardonnay e sosta ben 70 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Il dosaggio è di 2-3 g/l. La 2015 è fine e avvolgente al naso, con note delicate, balsamiche e di pesca bianca, e perlage fitto e lucente; ha un sorso ricco e profondo, seppur fresco e sapido. Un Metodo Classico unico nel suo genere, prodotto in 12.000 bottiglie, che esaltano la vocazione del terroir di origine.
1673 Noir Nature 2017
Blanc de noirs (Pinot noir 100%), non dosato (è rabboccato con il suo stesso vino) e prodotto in 10.000 bottiglie, questo spumante esprime l’essenza più pura del vitigno e del territorio. Sosta 48 mesi sui lieviti e ha un perlage fitto e delicato. L’esordio al naso della 2017 è caratterizzato da tipici e immediati sentori di piccola frutta rossa, che poi si evolvono in sensazioni più complesse, calde e speziate (pepe e orzo) che completano lo spettro olfattivo. Elegante, cremoso, ma anche graffiante al palato, con una lunga e sapida persistenza.
1673 Rosé 2015
Un Rosé raro e raffinato che nasce in 15.000 bottiglie frutto della lavorazione di piccolissime partite di Pinot nero (100%). Dosaggio di 3-4 g/l. Nel calice le note ramate del colore derivano dalla lunga permanenza sui lieviti (60 mesi). L’annata 2015 ha perlage aristocratico, finissimo e persistente. Il bouquet in questo caso vira sulla frutta più matura (cassis) e la confettura. La ricchezza e la setosità al palato sono impreziosite da note di rosa canina, ciliegia matura e marzapane. La complessità del Pinot noir, intrecciata con una struttura sapida e fresca, completa il quadro gusto-olfattivo.
Foto di apertura: la linea 1673 che Cesarini Sforza dedica all’anno di fondazione del casato. Riserva Extra Brut 2015, Noir Nature 2017 e Rosé 2015