L’aumento delle temperature influirà sempre di più sull’enologia del futuro. Come nel passato abbiamo assistito a grandi rivoluzioni, anche oggi bisogna stare pronti. Con l’agrometeorologo Luigi Mariani e l’agronomo Attilio Scienza proviamo a capire cosa possiamo e dovremmo fare.LA SFIDA DEL CLIMA - Alla creazione di un vino di qualità concorrono quattro fattori: clima, terreno, viticoltura ed enologia. I primi due sono fissi, i rimanenti variabili e demandati alla sensibilità umana. I mutamenti climatici che si stanno verificando negli ultimi anni rappresentano una sfida di portata epocale per la civiltà del vino, perché interessano uno dei fattori ritenuti, a torto, immodificabili. Occorre quindi conoscere l’esatta portata di questi cambiamenti, riadattare la viticoltura attuale e progettare quella del futuro. Ma la domanda che molti si pongono è la seguente: il clima sta davvero cambiando in modo stabile e, se sì, continuerà a modificarsi in futuro? I PARERI DI LUIGI MARIANI E ATTILIO SCIENZA -Il giornalista Fabrizio Penna ha chiesto illuminazioni a riguardo a Luigi Mariani, docente di Agrometeorologia all’Università degli Studi di Milano e ad Attilio Scienza, presidente del corso di laurea in Viticoltura ed enologia dello stesso ateneo. Nei prossimi giorni saranno on line e loro competenti risposte.